Nel corso del 1868 a Tione viene restaurata da parte del sig. Ugone Claus la vecchia macchina idraulica e viene inoltre incaricato di comperarne un’altra, quest’ultima dimessa dalla direzione del Genio Militare di Trento; a corredo di tali macchine venne fornito altra materiale, “7 mannaje con busta a tracolla e cintola con altri accessori” e “163 piedi e mezzo di manege e 20 secchie di tela per incendi”. Pompe e attrezzature cominciavano dunque a d essere fornite con una certa abbondanza e perciò era necessario che si pensasse a fare adoperare da personale qualificato, dedicato, istruito e pronto ad ogni evenienza.
Il Corpo dei Pompieri zappatori di Tione nacque ufficialmente l’11 giugno 1869, dopo l’approvazione dello Statuto da parte del Capitanato di Tione in data 2 giugno.
Il primo organico era costituito dal Dr Andrea Steffenini quale Direttore (come Capocomune), Giacomo Tamanini come Ispettore (grado corrispondente all’attuale Comandante) e 12 Pompieri, che in poco tempo diventarono 20 e furono istruiti per due settimane da Claus Ugone, pompiere di Trento.
Il primo grande intervento dei pompieri di Tione, che ne mise a dura prova sia capacità che organizzazione, avvenne in occasione dell’incendio di Pleù, frazione di Tione in cui rimasero distrutti 10 gruppi di case mettendo sul lastrico 36 famiglie il 24 maggio 1870.
È da ricordare inoltre il grande lavoro svolto dal 15 al 17 settembre 1882 in occasione della grande innondazione del Sarca e dell’Arnò ed il terribile incendio che distrusse la frazione di Brevine nel 1895.
Nel 1894 venne ridefinito il “Regolamento per il corpo Civici pompieri di Tione” che risultò composto di 58 articoli più alcune disposizioni finali; si ridusse il numero degli effettivi a 18, e non è da nascondere che fra il 1882 ed il 1898 il Corpo visse qualche tribolazione. In questo periodo si successero come Ispettori: Virginio Parolari, Carlo Boni ed infine Guido Boni.
Fra le varie attività dei pompieri non vennero trascurati i rapporti con le realtà esterne ed il 20 maggio 1905 si registrò la partecipazione ad un raduno a Lavis con altri 26 Corpi del Trentino.
Nel 1907 ci fu un cambiamento a livello di comando con il ritorno dell’ispettore Carlo Boni, e nello stesso anno vennero emanati: un “Regolamento per casi d’incendio”, “Disposizioni per rendere pronto l’intervento dei pompieri”, “Disposizioni per la provvista d’acqua” ed “Incombenze dei fontanari”.
Si arrivò così al 7 agosto 1910, quando, in occasione dei festeggiamenti per il 41° di fondazione del Corpo, si tenne a Tione il 2° Convegno generale dei pompieri giudicariesi.
Il 26 giugno 1913 venne impiegata per la prima volta un’automobile in occasione di un incendio sviluppatosi a Pinzolo, che mise sul lastrico ben 300 famiglie. I pompieri di Tione si recarono sul luogo a bordo di un’automobile della ditta Zontini, che trainava la pompa e gli attrezzi. Un’altra novità importantissima si registrò in questo periodo con la realizzazione a Tione dell’acquedotto e la susseguente installazione di idranti.
Nel 1914 venne indetto a Tione un Convegno pompieristico di tutti i Corpi del distretto e dopo il banchetto, si effettuò una manovra in piazza Brevine a dimostrazione dell’efficienza raggiunta.
Con l’inizio della I° guerra mondiale, nel novembre 1914, il Corpo rimase paralizzato dalla mancanza d’uomini partiti per il fronte o internati. Anche l’ispettore Carlo Boni dovette rassegnare le dimissioni e gli successe il fratello Guido, che però nel 1916 venne internato ed il Podestà Steffanini affidò la direzione del Corpo al “maestro muratore” Cesare Antolini, già spazzacamino. Comunque tale situazione si trascinò fino al 1917, quando in mancanza assoluta di uomini lo scioglimento del Corpo divenne effettivo.
Alla fine del conflitto si constatarono i danni riportati dall’attrezzatura dei pompieri, che risultò quasi tutta dispersa o inutilizzabile e possiamo dire, che l’inizio della ripresa avvenne nell’aprile 1919, quando il colonnello Tullio Marchetti di Bolbeno regalò una partita di 20 monture comprensive dei relativi elmi ed il 5 settembre si riapprovò il regolamento del 1894 con piccole modifiche.
In questo periodo vi fu un alternarsi di comandanti finchè nel 1922 venne nominato Giulio Boni, che seguiva nella tradizione i fratelli Carlo e Guido.
Il 9 giugno 1925 venne ordinata dall’autorità politica la riorganizzazione secondo il nuovo “Regolamento tipo ufficiale per i corpi pompieri della Provincia di Trento”, per cui il Corpo dovette sciogliersi per poi ricostituirsi immediatamente secondo le nuove direttive. In questo stesso anno Giulio Boni rassegnò le dimissioni ed il comando passò a Giocondo Alberti.
Nel frattempo le innovazioni apportate dalla politica fascista investirono anche i pompieri, cosicchè il 1 gennaio 1928, essendo stati accorpati i Comuni, vennero uniti anche i Corpi dei pompieri di Tione, Bolbeno, Zuclo e Saone.
Il 10 ottobre 1935, con regio decreto, venne data una nuova organizzazione ai pompieri su base nazionale, ponendo tutti i Corpi del Trentino sotto l’85° Corpo provinciale di Trento come Corpi distaccati. Ciò comportò una specie di perdita d’identità e nel 1937 cominciò una fase discendente, che portò il Corpo dei pompieri di Tione ad un decadimento ed un forte ridimensionamento sia nell’organico che nelle attrezzature. Fra l’altro, il 16 giugno 1938, il governo fascista con decreto n° 1201 mutò la tradizionale denominazione di pompieri in quella di “Vigili del fuoco”.
Si giunge così alla vigilia della II° guerra mondiale, quando l’Ispettorato Generale del Servizio Antincendi di Roma chiese al Trentino l’immediato invio di 1200 uomini da destinare ai corpi di Roma, Milano, Genova e Taranto e fra questi ve ne furono ben 12 appartenenti al Corpo di Tione, mentre i rimasti operarono in seguito agli ordini della Wehrmacht.
Alla fine del conflitto si ricostituì il Corpo di Tione scegliendo fra i vecchi componenti dell’85° distaccamento 19 elementi, ma la situazione rimase alquanto statica e confusa, tanto che quando il 4 dicembre 1954 si festeggiò l’85° anniversario di fondazione, i pompieri di Tione facevano ancora parte dell’85° distaccamento del Corpo Nazionale.
La vecchia e gloriosa epoca per i pompieri di Tione si chiuse il 29 ottobre 1955, quando il Consiglio comunale di Tione recepì il nuovo Regolamento provinciale, che sciolto l’85° distaccamento, prevedeva l’istituzione del servizio antincendio su base provinciale. Nacque così il nuovo Corpo dei vigili del fuoco volontari di Tione, composto da 18 elementi ed al comandante Giocondo Alberti, successe il figlio Aldo, il quale nel 1953 aveva presentato al Comune una lista di materiale indispensabile per ricostituire la dotazione del Corpo andata dispersa durante la guerra ed elencava fra i mezzi in servizio un “Auto attrezzi Fiat 525”, che era stata acquistata ancora nel primo dopoguerra del 1915-1918 e la motopompa Tamini acquistata nel 1926. A ciò si rispose con l’acquisto di mezzi ed attrezzature, che seppur in maniera minimale consentirono lo svolgersi del normale servizio.
Nel 1963 al Comandante Aldo Alberti succede Ferdinando Pellegrini, mentre nello stesso anno venne nominato Ispettore distrettuale il dott. Franco Boni, figlio del vecchio Comandante Giulio Boni. In questo periodo, grazie anche alle mutate condizioni politiche e finanziarie sia della Provincia che del Comune, si decide d’acquistare una moderna autobotte nel gennaio 1964 e ciò determinò un vero salto di qualità sia nell’interventistica, che nella vita del corpo.
Parecchie nuove assunzioni avvennero nel 1965, contribuendo notevolmente a ringiovanire il Corpo. Si provvide, fra l’altro, a riattare la caserma, che si trovava in pessimo stato di conservazione, dotando l’edificio di riscaldamento e sistemando i due appartamenti del piano superiore in cui abitano due famiglie di vigili, che con la loro presenza assicurano la custodia dell’edificio, degli attrezzi e degli automezzi, costituendo un presidio permanente.
Il 28 agosto 1966 si tenne a Tione il VI Congresso provinciale dei Vigili del fuoco con la partecipazione di circa 2.000 vigili.
Si arrivò così al 1968 con un nuovo cambio di vertice, ed al dimissionario Ferdinando Pellegrini successe Guido Armani che guiderà il Corpo durante la profonda trasformazione che interesserà i Corpi dei Vigili del fuoco sia nell’ammodernamento dei mezzi per far fronte alla nuova tipologia degli interventi, che nell’istruzione dei Vigili necessaria alle moderne esigenze. In questo periodo avvenne anche la proiezione del Corpo di Tione nella sfera internazionale con la partecipazione a numerosissimi concorsi internazionali nelle varie nazioni europee, la prima delle quali si ha nel 1969 alle Olimpiadi di Krems in Austria.
Nello stesso anno viene celebrato il Centenario di fondazione del Corpo con due giornate di manifestazioni il 27 e 28 settembre. Per tale ricorrenza viene edito un opuscolo dal titolo: “1869-1969: il corpo dei civici pompieri del comune di Tione compie cent’anni”.
Nel 1973 il Corpo partecipava all’Olimpiade di Brno in Cecoslovacchia e nel 1977 a quella di Trento.
Nel 1978 si ebbe un nuovo Regolamento provinciale, per cui il Servizio antincendi è ora regolato dalla L.R. 24 dd. 20 agosto 1954 e dalla L.R. 17 dd. 2 settembre 1978. Questo Regolamento è ordinato sulla base dell’art. 63 della IV Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949, ratificata con legge dello Stato 27 ottobre 1951 n° 1793. I compiti fissati dalla stessa legge sono i seguenti: Prevenzione ed estinzione degli incendi - Soccorsi tecnici - Protezione, aiuto, assistenza a favore della comunita, nonché ripristino dei servizi essenziali alla vita delle popolazioni.
Si arriva così al 1980, quando con grossissimo sforzo il Corpo organizza a Tione il 1° Concorso internazionale dall’8 al 13 luglio, con la partecipazione di molte squadre europee e di circa 150 allievi della scuola antincendi di Roma. Nello stesso anno i Vigili del fuoco di Tione si portano a Balvano in provincia di Potenza a portare aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto e questo operare fuori dai confini del distretto si ripeterà a Stava colpita da un enorme scoscendimento nel 1985, a Canelli per una disastrosa innondazione nel 1994 ed ultimamente a Valtopina anch’esso colpito dal terremoto nel 1997.
Sempre rimanendo nella sfera internazionale, nel 1981 il Corpo di Tione ottiene la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Boblingen in Germania, nel 1986 si gemella con il Corpo croato di Trogir, nel 1989 partecipa alle Olimpiadi di Varsavia e nel 1993 a quelle di Berlino.
Nel 1993 il Corpo è segnato da un gravissimo lutto. Infatti il 21 febbraio durante lo spegnimento di un incendio boschivo in località Terramonte del Comune di Storo rimangono seriamente ustionati il Vicecomandante Pino Bondi, Angelo Salvaterra e Scozzafava Franco. Purtroppo in seguito alle dette ustioni il Vicecomandante Bondi muore il 16 marzo nel reparto “grandi ustionati” dell’ospedale di Padova. Al suo nome verrà intitolata la caserma di Tione.
Anche per il Comandante Guido Armani, nel 1994, arriva il momento di abbandonare il Corpo per raggiunti limiti d’età lasciando il bastone del comando e le relative responsabilità al figlio Sergio. Nello stesso anno viene altresì creata la squadra giovanile.
La storia recente vede un mutamento radicale nei tipi d’intervento del Corpo, in quanto ai tradizionali compiti di prevenzione e spegnimento degli incendi si aggiungono molte altre tipologie d’intervento, come ad esempio i servizi tecnici urgenti (apertura ascensori, porte, ecc.) ed il soccorso negli incidenti stradali. Per poter affrontare tutte queste situazioni, viene richiesta ad ogni vigile una preparazione particolare, per cui moltissime ore vengono impiegate in esercitazioni pratiche e partecipazione a corsi specifici.
Altro mutamento riguarda il servizio di sorveglianza in caserma cominciato nel 1996 con la presenza notturna di due vigili, ed il sistema di allertamento delle squadre tramite cercapersone, di cui sono dotati almeno 20 vigili in ogni momento.
I NOSTRI COMANDANTI
1869 - 1882 | Tamanini Giacomo |
1883 - 1896 | Parolari Virginio |
1897 - 1899 | Boni Carlo |
1899 - 1906 | Boni Guido |
1907 - 1914 | Boni Carlo |
1915 - 1916 | Boni Guido |
1916 - 1918 | Pausa per periodo bellico |
1919 - 1922 | Boni Guido |
1922 - 1927 | Boni Giulio |
1927 - 1950 | Alberti Giocondo |
1950 - 1963 | Alberti Aldo |
1963 - 1968 | Pellegrini Ferdinando |
1968 - 1994 | Armani Guido |
1994 - 2015 | Armani Sergio |
2015 - | Bertaso Alberto |